Google Ads sta diventando sempre più costoso, soprattutto le campagne sulla rete di ricerca, a causa del notevole aumento degli inserzionisti degli ultimi anni.
Questo è particolarmente evidente in alcuni settori specifici e nei mercati internazionali, come gli USA, e soprattutto per il mercato B2B.
Le campagne di ricerca Google Ads sono però una delle soluzioni migliori quando dobbiamo promuovere la nostra azienda, sia che si tratti di B2C che di B2B.
Cosa fare quindi, quando la rete di ricerca di Google Ads costa troppo?
Quando ci troviamo in situazioni come questa dobbiamo fare un’analisi generale delle campagne sulla rete di ricerca (annunci, parole chiave, termini di ricerca) per capire se possiamo fare interventi diretti per abbassare il CPC e aumentare i clic.
Non sempre però quest’azione è sufficiente, e se non possiamo aumentare il budget dobbiamo capire se possiamo comunque portare un volume adeguato di utenti sul sito per generare conversioni e se possiamo reggere la concorrenza di altre aziende.
Se la risposta è negativa dobbiamo trovare altre strategie per portare utenti in target sul nostro sito.
La prima strategia consiste nell’attivare tre tipologie di campagne: display, discovery e YouTube.
Infatti, attraverso queste campagne possiamo realizzare degli annunci con immagini o video, che possiamo targettizzare direttamente su chi sta cercando le parole chiave relative al nostro business.
Possiamo infatti creare dei segmenti di pubblico personalizzati per termini di ricerca: in questo modo siamo sicuri di raggiungere persone che stanno attivamente cercando i nostri prodotti o servizi.
Non ci limiteremo però solamente a creare dei gruppi di pubblico molto specifici, dovremo anche realizzare degli annunci che siano in grado di attirare l’attenzione degli utenti. Le nostre creatività dovranno riportare testi altamente rilevanti per il nostro pubblico e una call to action (CTA) chiara e specifica.
Ovviamente qua le possibilità sono infinite, a seconda delle ricerche presenti e del tipo di business che stiamo promuovendo.
Se ci sono abbastanza ricerche, ad esempio, possiamo dividere i pubblici per i singoli servizi offerti o per il settore nel quale operano, e realizzare creatività e landing page altamente rilevanti per quel segmento di pubblico specifico.
Un’altra campagna che possiamo provare è la Dynamic Search Ads (DSA), cioè una campagna dinamica sulla rete di ricerca che mostrerà gli annunci a chi cercherà parole chiave selezionate da Google secondo i contenuti del sito.
Questa, può essere utile perché magari non abbaiamo pensato a tutte le parole chiave che possiamo coprire, e così facendo possiamo scoprirne alcune che magari hanno un CPC più basso sulle quali magari potremmo andare a costruire una’altra campagna sulla rete di ricerca.
In abbinamento alle campagne sopracitate possiamo attivare anche una campagna di ricerca RLSA, cioè andremo a realizzare una normale campagna di ricerca ma non aperta a chiunque cerchi determinate parole chiave, ma solo a chi ha già interagito col nostro sito.
Con questa tipologia di campagna di remarketing potremmo concentrarci su un pubblico ridotto che ha già avuto esperienza col nostro brand, perciò potremmo realizzare annunci più orientati alla vendita e, anche se avranno cpc alti, possiamo riuscire a coprire queste ricerche con meno budget, visto che il pubblico al quale mostreremo gli annunci sarà molto circoscritto.
Google Ads non è l’unica piattaforma di advertising che possiamo utilizzare per promuovere la nostra azienda, se la sua rete di ricerca si rivela troppo costosa possiamo sfruttarla per fare remarketing e raggiungere gli utenti su altre piattaforme. Ad esempio potremmo realizzare campagne su Microsoft Ads, Facebook Ads o su altre piattaforme che magari presentano costi più bassi e ci consentono di raggiungere un pubblico in target.
Tra l’altro, lo sai che una delle strategie migliori è quella d’investire budget su più piattaforme?
Queste sono alcune delle strategie che possiamo adottare per aggirare il costo elevato della rete di ricerca di Google Ads e migliorare le performance delle aziende che promuoviamo.
Il pro di queste strategie è che presentano CPC minori rispetto alla rete di ricerca di Google Ads, il contro però è che non tutte intercettiamo gli utenti nel momento esatto nel quale hanno effettuato la ricerca, ma in una finestra temporale vicino a essa, perciò dovremo realizzare annunci altamente rilevanti per gli utenti che andremo a coinvolgere.